Il collocamento obbligatorio è un sistema di tutele che mira all’inserimento attivo dei disabili e altri soggetti appartenenti alle categorie previste dalle legge all’interno del tessuto produttivo del Paese. L’istituto prevede l’obbligo di assunzione per questi soggetti da parte di tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, con più di 15 dipendenti (1 lavoratore per le aziende da 15 a 35 dipendenti; 2 per quelle da 36 a 50; il 7% del totale per quelle con più di 50 dipendenti). In seguito alle modifiche introdotte dalla legge di riforma Fornero, rientrano nel computo tutti i lavoratori assunti con vincolo di subordinazione (quindi anche quelli assunti con contratti a tempo determinato, purché superiore a 9 mesi).
Le disposizioni relative al collocamento obbligatorio si applicano:
- agli invalidi civili in età lavorativa, per i quali sia stata accertata dalle commissioni mediche una riduzione della capacità lavorativa superiore al 46%;
- ai ciechi civili affetti da cecità assoluta o con un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi, con eventuale correzione;
- ai sordi, dalla nascita o divenuti tali prima dell’apprendimento della lingua parlata;
- agli invalidi del lavoro con un’invalidità (accertata dall’Inail) superiore al 33%;
- agli invalidi per servizio, invalidi di guerra e invalidi civili di guerra, per i quali sia stata riconosciuta una delle otto minorazioni previste dalla normativa in materia di pensioni di guerra.
Per l’accesso al collocamento non è previsto alcun limite di età (in precedenza fissato a 55 anni), salvo naturalmente quello stabilito per la cessazione dell’attività lavorativa.
Per accedere al collocamento mirato è necessaria una percentuale di invalidità superiore al 45% e una certificazione che attesti le capacità residue al lavoro. Tale certificazione viene rilasciata dagli appositi comitati tecnici istituiti presso i Centri per l’impiego, organi provinciali che si occupano dell’iscrizione dei lavoratori disabili negli appositi elenchi, rilasciano le autorizzazioni e provvedono a far convergere domanda e offerta di lavoro.
Le aziende tenute ad adempiere all’obbligo di assunzione di lavoratori con disabilità, devono presentare richiesta presso i Centri per l’impiego.
Per i cittadini, la procedura è la stessa prevista per l’accertamento dell’invalidità civile: occorre farsi rilasciare un certificato medico rilasciato dal proprio medico curante, presentare la domanda telematica all’Inps a sottoporsi alla visita da parte della Commissione medica integrata Asl/Inps.
La domanda per il collocamento mirato può essere presentata unitamente a quella per lo stato d’invalidità civile, cecità e sordità civile, selezionando le relative caselle sul modello di domanda.
Nel caso in cui il richiedente è già stato riconosciuto invalido civile oltre il 45% o cieco civile o sordo, la domanda deve essere compilata sull’apposito modello per il quale non è previsto l’abbinamento con il certificato medico telematico.
Il cittadino dovrà presentare copia di tale verbale all’atto della visita.