Si svolgeranno a Burgos (SPAGNA), dall’ 8 al 15 settembre 2017, le attività del progetto “DEAF EMOTIONS” svolto dall’Associazione Arans-Bur di Burgos, in collaborazione con l’Associazione Famiglie degli Audiolesi Etnei (A.F.A.E.), nell’ambito del Programma Erasmus+, Azione Chiave 1. Le attività coinvolgeranno trenta giovani sordi, di età compresa tra i 15 e i 30 anni, provenienti dall’Italia e dalla Spagna. Il contesto in cui si inserisce il progetto, che si pone come naturale conseguenza dell’esperienza di scambio giovanile “Talking Hands” realizzatosi a Catania a Settembre dell’anno scorso, è ancora la disabilità sensoriale uditiva, una condizione che penalizza enormemente la possibilità di comunicare attraverso il linguaggio verbale e di acquisire informazioni dall’esterno. In presenza di sordità, è penalizzata anche la capacità di apprendere, di stare al passo con i tempi, con i cambiamenti, con le opportunità offerte, poiché queste vengono, nella maggior parte dei casi, veicolati attraverso il canale verbale, orale e scritto. La persona sorda rischia, così, di essere tagliata fuori, di rimanere isolata, di venire esclusa da importanti opportunità che ne favorirebbero la crescita personale e culturale, nonché l’integrazione sociale, scolastica, lavorativa.
Alla luce di tali considerazioni, determinanti per lo sviluppo delle potenzialità della persona sorda sono le iniziative che consentono alla stessa di essere protagonista, di vivere esperienze di scambio e di confronto, di conoscere, di comprendere, di arricchirsi dal punto di vista culturale, umano, professionale. Finalità del progetto “DEAF EMOTIONS” è, infatti, continuare ad offrire un’occasione di incontro, di scambio, di crescita a giovani sordi, guidandoli e sostenendoli in modo da condividere, con coetanei di un altro paese europeo, tematiche legate alla loro condizione di disabilità e alle difficoltà di comunicazione che la stessa determina, facendo riferimento anche alle potenzialità comunicative ed educative offerte dalla lingua dei segni. L’iniziativa si pone, inoltre, come importante opportunità che offre ai giovani sordi la possibilità di non sentirsi esclusi da occasioni (formative, lavorative, sociali) offerte dalla realtà europea e che consentono di sentirsi, a pieno titolo, cittadini d'Europa.
Il tema dell’iniziativa è ”Sordità e Emozioni”. Finalità sono il confronto e lo scambio di informazioni sulla disabilità sensoriale uditiva (diagnosi precoce, metodologie educative, integrazione scolastica e sociale), attraverso la valorizzazione del linguaggio segnato (sistema di comunicazione naturale per i non udenti) che consentirà di creare le condizioni per una comunicazione efficace fra i due gruppi di giovani che vivono la disabilità uditiva in contesti sociali e culturali diversi. Conoscersi personalmente, scambiare esperienze, vissuti e aspettative aiuterà i ragazzi a contestualizzare la disabilità e a sentirsi più vicini alla realtà europea. I ragazzi capiranno che ci sono modi diversi di “essere sordo” e saranno stimolati ad acquisire maggiore conoscenza rispetto ai loro diritti e alle loro possibiltà come cittadini d’Europa.
Le attività in programma impegneranno tutti i partecipanti, spagnoli e italiani, sostenuti e guidati dagli operatori delle due Associazioni, e stimoleranno il confronto e la conoscenza reciproca (usi, costumi, tradizioni, leggende).
Nello specifico, durante il soggiorno a Burgos, si alterneranno momenti diversi, finalizzati al pieno conseguimento degli obiettivi progettuali:
- attività “in aula”, svolte attraverso metodologie partecipative (lavori di gruppo, simulazioni, giochi di ruolo, elaborazioni di cartelloni, discussioni partecipate).
- escursioni culturali e visite guidate.
- attività socio-ricreative e momenti liberi di confronto/scambio.
Le attività coinvolgeranno trenta giovani sordi, di età compresa tra i 15 e i 30 anni, provenienti dall’Italia e dalla Spagna. Il contesto in cui si inserisce il progetto, che si pone come naturale conseguenza dell’esperienza di scambio giovanile “Talking Hands” realizzatosi a Catania a Settembre dell’anno scorso, è ancora la disabilità sensoriale uditiva, una condizione che penalizza enormemente la possibilità di comunicare attraverso il linguaggio verbale e di acquisire informazioni dall’esterno. In presenza di sordità, è penalizzata anche la capacità di apprendere, di stare al passo con i tempi, con i cambiamenti, con le opportunità offerte, poiché queste vengono, nella maggior parte dei casi, veicolati attraverso il canale verbale, orale e scritto. La persona sorda rischia, così, di essere tagliata fuori, di rimanere isolata, di venire esclusa da importanti opportunità che ne favorirebbero la crescita personale e culturale, nonché l’integrazione sociale, scolastica, lavorativa.
Alla luce di tali considerazioni, determinanti per lo sviluppo delle potenzialità della persona sorda sono le iniziative che consentono alla stessa di essere protagonista, di vivere esperienze di scambio e di confronto, di conoscere, di comprendere, di arricchirsi dal punto di vista culturale, umano, professionale. Finalità del progetto “DEAF EMOTIONS” è, infatti, continuare ad offrire un’occasione di incontro, di scambio, di crescita a giovani sordi, guidandoli e sostenendoli in modo da condividere, con coetanei di un altro paese europeo, tematiche legate alla loro condizione di disabilità e alle difficoltà di comunicazione che la stessa determina, facendo riferimento anche alle potenzialità comunicative ed educative offerte dalla lingua dei segni.
L’iniziativa si pone, inoltre, come importante opportunità che offre ai giovani sordi la possibilità di non sentirsi esclusi da occasioni (formative, lavorative, sociali) offerte dalla realtà europea e che consentono di sentirsi, a pieno titolo, cittadini d'Europa.
Il tema dell’iniziativa è “”Sordità e Emozioni”. Finalità sono il confronto e lo scambio di informazioni sulla disabilità sensoriale uditiva (diagnosi precoce, metodologie educative, integrazione scolastica e sociale), attraverso la valorizzazione del linguaggio segnato (sistema di comunicazione naturale per i non udenti) che consentirà di creare le condizioni per una comunicazione efficace fra i due gruppi di giovani che vivono la disabilità uditiva in contesti sociali e culturali diversi. Conoscersi personalmente, scambiare esperienze, vissuti e aspettative aiuterà i ragazzi a contestualizzare la disabilità e a sentirsi più vicini alla realtà europea. I ragazzi capiranno che ci sono modi diversi di “essere sordo” e saranno stimolati ad acquisire maggiore conoscenza rispetto ai loro diritti e alle loro possibiltà come cittadini d’Europa.
Le attività in programma impegneranno tutti i partecipanti, spagnoli e italiani, sostenuti e guidati dagli operatori delle due Associazioni, e stimoleranno il confronto e la conoscenza reciproca (usi, costumi, tradizioni, leggende).
Nello specifico, durante il soggiorno a Burgos, si alterneranno momenti diversi, finalizzati al pieno conseguimento degli obiettivi progettuali:
- attività “in aula”, svolte attraverso metodologie partecipative (lavori di gruppo, simulazioni, giochi di ruolo, elaborazioni di cartelloni, discussioni partecipate).
- escursioni culturali e visite guidate.
- attività socio-ricreative e momenti liberi di confronto/scambio.